Per una volta l’ennesimo eroe di Formigine non è una persona ma il tanto amato ed odiato Gigetto. Salito alla ribalta negli ultimi mesi come il male assoluto della provincia di Modena in generale e del comune di Formigine in particolare, sta scatenando uno tsunami di ormoni e brainstorming che non si vedevano dall’organizzazione della “piedigrotta” nei lontani anni ’80.
Oramai le due fazioni, pro e contro il famigerato treno, si combattono a colpi di numeri, veri o presunti, di manifestazioni, politicizzate o meno, di proclami ecologisti che fanno scappar da ridere.
E’ difficile analizzare la situazione con obiettività, sia da una parte che dall’altra, quel che però è certo sono poche cose.
La prima è che storicamente questa linea che collega Modena a Sassuolo è da sempre in perdita.
La seconda è che le amministrazioni in barba a qualunque sommossa popolare, si guardano bene dal coinvolgere la cittadinanza nella fase decisionale e di programmazione.
Il risultato è che ci troviamo tra le mani un treno che può competere senza sfigurare con quelli di Calcutta per sporcizia. Un’organizzazione che nemmeno il Burundi può vantare ed uno sperpero di denaro pubblico che nemmeno il piano Marshall sarebbe in grado di arginare.
E’ chiaro che con queste premesse il povero Gigetto le prenda di santa ragione ma in fondo non è colpa sua, lui cerca di fare il suo sporco lavoro al meglio delle sue possibilità, ma onestamente così com’è è assolutamente insostenibile.
Durante i mesi estivi arranca nell’afosa campagna padana scaldando i poveri passeggeri come fossero tacchini in forno. D’inverno se la deve vedere con gli scambi che immancabilmente si bloccano. Ogni passaggio a livello che deve attraversare deve fare i conti con ciclisti e pedoni che in barba alle sbarre attraversano i binari. Nelle stazioni il pericolo dei pedoni sui binari è all’ordine del giorno.
Signori miei è tutto il sistema che non funziona, è la gente che non funziona, sono le amministrazioni che non funzionano, sto povero treno fa solo avanti e indietro cercando di farli largo tra la merda modenese che i modenesi continuano a cagare sui binari.
Ma state tranquilli pendolari cari, finchè il Gigetto darà da “mangiare” nessuno si azzarderà a sospendere il servizio, guai mai!
Nel frattempo continueremo ad oziare sulle panchine nella via del tramonto bestemmiando contro il Peppone di turno che lanciandosi in progetti che nemmeno Cheope avrebbe l’ardire di concepire, smuoverà l’animo emiliano sempre pronto a scattare ed inveire ma in fin dei conti sempre pronto a sedersi al tavolo davanti ad un bicchiere di lambrusco e due fette di salame che come contentino hanno sempre il loro perchè.
